Io non ho aneddoti particolari sulle guide... nel senso che ho fatto le mie assurdità, ma credo tutto sommato nella media: saltare qualche stop (secondari, ma sempre stop!), saltare una precedenza in rotonda (me lo ricorderò a vita), prendere una volta il marciapiede (la battuta del mio istruttore ossevando il mio sguardo implorante perdono: "non ti preoccupare, è lui che s'è spostato!" )
Robetta insomma
Di aneddoti succosi ce ne sono ma riguardano, come dire...ambiti altri....
potrei citarne uno significativo... spero che lui non legga mai quello che sto scrivendo,(chissà se ricorda...), comunque faccio la descrizione della situazione:
Teoria pomeridiana, siamo già ad un discreto numero di lezioni.
Mi accomodo in aula. Arriva lui.
Superfluo soffermarsi su quanto mi piaccia quest'uomo divertente e affascinante come pochi.
Comincia la lezione. Decido, un po' per gioco, di guardarlo ancora più intensamente di quanto già non abbia fatto in precedenza.
Consapevole di avere due occhi molto eloquenti, comincio a fissarlo. Lui, continuando a parlare, fa lo stesso, ricambiando la mia provocazione per trenta secondi buoni in cui io decido di non distogliere lo sguardo dal suo. Ad un certo momento stacca lo sguardo dal mio e continua a spiegare volgendosi dall'altra parte della sala dove c'erano altri ragazzi. Contemporaneamente, comincia a girarsi la fede (gesto solitamente frequente e inconsapevole per molti, ma che non gli ho mai visto fare, nè prima nè dopo) e, non contento, alza la mano sinistra verso la mia direzione continuando a rigirarsi l'anello. Tutto ciò parlando di motori e guardando gli altri allievi.
Che dire. Chino il capo da una parte facendo un sorrisino d'intesa e sentendomi, dentro, una voglia di sprofondare. Subito dopo alzo il viso e incrocio i suoi occhi che mi guardano a metà tra il compiaciuto e il teneramente divertito. Uno dei più begli sguardi che mi abbiano mai rivolto.
La cosa mi ha messo in imbarazzo, ma nello stesso tempo ha contribuito a farmi perdere la testa per quest'uomo che si è sentito talmente provocato da me da sentirsi "costretto" a fare quel gesto...come dire: "non guardarmi così, sono proprietà privata, nel caso non te ne fossi accorta..."
Tutto ciò in una asettica stanza di autoscuola in cui si stava parlando di freni e candele, e senza che qualcun altro avesse colto il minimo scambio comunicativo tra di noi.
Ultima modifica di Shiver il Ven 21 Mar 2008 - 21:14 - modificato 2 volte.
Robetta insomma
Di aneddoti succosi ce ne sono ma riguardano, come dire...ambiti altri....
potrei citarne uno significativo... spero che lui non legga mai quello che sto scrivendo,(chissà se ricorda...), comunque faccio la descrizione della situazione:
Teoria pomeridiana, siamo già ad un discreto numero di lezioni.
Mi accomodo in aula. Arriva lui.
Superfluo soffermarsi su quanto mi piaccia quest'uomo divertente e affascinante come pochi.
Comincia la lezione. Decido, un po' per gioco, di guardarlo ancora più intensamente di quanto già non abbia fatto in precedenza.
Consapevole di avere due occhi molto eloquenti, comincio a fissarlo. Lui, continuando a parlare, fa lo stesso, ricambiando la mia provocazione per trenta secondi buoni in cui io decido di non distogliere lo sguardo dal suo. Ad un certo momento stacca lo sguardo dal mio e continua a spiegare volgendosi dall'altra parte della sala dove c'erano altri ragazzi. Contemporaneamente, comincia a girarsi la fede (gesto solitamente frequente e inconsapevole per molti, ma che non gli ho mai visto fare, nè prima nè dopo) e, non contento, alza la mano sinistra verso la mia direzione continuando a rigirarsi l'anello. Tutto ciò parlando di motori e guardando gli altri allievi.
Che dire. Chino il capo da una parte facendo un sorrisino d'intesa e sentendomi, dentro, una voglia di sprofondare. Subito dopo alzo il viso e incrocio i suoi occhi che mi guardano a metà tra il compiaciuto e il teneramente divertito. Uno dei più begli sguardi che mi abbiano mai rivolto.
La cosa mi ha messo in imbarazzo, ma nello stesso tempo ha contribuito a farmi perdere la testa per quest'uomo che si è sentito talmente provocato da me da sentirsi "costretto" a fare quel gesto...come dire: "non guardarmi così, sono proprietà privata, nel caso non te ne fossi accorta..."
Tutto ciò in una asettica stanza di autoscuola in cui si stava parlando di freni e candele, e senza che qualcun altro avesse colto il minimo scambio comunicativo tra di noi.
Ultima modifica di Shiver il Ven 21 Mar 2008 - 21:14 - modificato 2 volte.