marfi ha scritto: L' anonimato......!
quanti pensieri nasconde un semplice termine...!
Che ne dite.... potrebbe essere un'arma per qualcuno, ci avete pensato..? Un attento osservatore interessato ai vari discorsi, a volte più che discorsi, a veri filoni di pensiero, scruta, è presente ma assente, indossa la maschera della banalità per essere sottovalutato e lasciar spazio alle più svariate opinioni.... e poi, quando è sicuro di aver raggiunto una visione a 360°, quando sulla tela l'immagine appare chiara... eccolo che esce allo scoperto, con equilibrio, senza strafare... affermando a piccoli passi la propria personalità.... quella che inizialmente è semplice ombra, finisce con un'articolata immagine....!..!
Questa che tu descrivi è una tecnica ben conosciuta e applicata spesso dai politici più accorti e fini....Massimo D'Alema è uno specialista nell'ascoltare a lungo l'avversario,lasciarlo parlare ed attaccarlo nel suo punto più debole che magari non è nemmeno il passo saliente e determinante della discussione,ma si presta ad un attacco profiquo ed efficace,perchè appunto è il punto più debole del discorso,che essendo lungo non può non averne!
In teoria della comunicazione,si studia come sconfiggere un avversario pur non avendo validi argomenti per farlo,basandosi unicamente sulle sue contraddizioni apparenti,si studia la semantica e la semiotica,nonchè la costruzione logica delle frasi e del pensiero,si percepisce il punto debole e si colpisce lì....ecco che abbiamo pessimi politici che diventano apparentemente ottimi oratori,anzi perfetti e temibili avversari nei dibattiti...Fini è a mio avviso uno di questi.....o lo era quando si occupava di politica attivamente.
Il fatto che riporti, di restare nell'anonimato per uscire solo quando si ha un'idea ben precisa degli interlocutori e dei pensieri esposti,non sarebbe nemmeno negativo,dimostra solo poca spontaneità e uno studio pianificato di dove volere indirizzare le conversazioni,sono maestri in questo alcuni moderatori televisivi,specie degli anni passati e credo che Vespa abbia questa caratteristica,nella sua estrema banalità.....
marfi ha scritto: Oppure, potrebbe essere una forma di protezione del proprio ego.... difesa dei propri pensieri, delle proprie idee, delle proprie debolezze, .... dei propri desideri, ma con tanta voglia di condividerli, non tanto con qualcuno, ma con i più meritevoli.. gli stessi meritevoli degni di nota, che mai si sognerebbero di infangare o deridere, o peggio ancora.... ignorare..!
Si,questo di esprimere le proprie opinioni e condividerle solo con chi si ritiene meritorio è quello che succede spesso nei forum,credo succeda spesso dopo però ,non prima di aver conosciuto i vari interlocutori,cioè,dopo aver capito che con alcuni non c'è affinità e si crede che non ci possa essere dialogo,si evita di parlare con quella persona,oppure si evita di confrontarsi con qualcuno con cui abbiamo avuto dei duri e aspri confronti,anche nella RL succede, io mi sforzo di continuare il confronto anche con quelli con i quali ho avuto scontri verbali e ancor di più con coloro che non condividono affatto le mie opinioni,mi stimola...
marfi ha scritto: O ancora, potrebbe essere una forma di "presunzione".... restare anonimi perchè si pensa di essere di base superiori agli altri, con l'unico intento di affermare la propria e unica supremazia, convinto di poter sempre insegnare qualcosa a qualcuno e fermo nell'idea che della vita sa ormai tutto... l'intento è quello di creare della propria immagine un'istituzione, presente, forte, ma in fondo oscura...!
Si ma questa tipologia di persone non riesce a restare a lungo anonima,anzi in genere si sovraespongono,e ehm......è anche facile essere catalogati in questo modo pur non essendolo affatto,o essere frettolosamente etichettati così,magari per non avere la pazienza e la costanza di farsi un'idea più precisa del proprio interlocutore,oppure qualcuno è davvero così magari senza accorgersene
marfi ha scritto: una volta un uomo scrisse.. "homo homini lupus"... che lo condividiamo oppure no, credo che in fondo sia questa la base che ci spinge ad affermare la nostra personalità.
difficile non essere d'accordo con questa antica massima di origine Plautiana,Hobbes poi ha spiegato così bene la natura umana e la storia gli ha dato tristemente ragione....
Approvazione,ammirazione,plauso,stima,rispetto.....tutti le ricerchiamo,consciamente o inconsciamente,oppure indirettamente qualcuno cerca l'originalità con cui distinguersi,diventa anche virtualmente audace,eccentrico,a volte bizzarro,che dire....siamo uomini e donne,qualcuno si guarda dentro e si fa domande,qualcuno no,certi sono autocritici e si accettano come sono,accettando così l'animo e la natura umana che per molti filosofi è ineludibile ed insopprimibile,altri si ammantano di una bonaria e superficiale patina di imparzialità che sconfina "sempre"nella faziosità,costringendo se stesso ad evoluzioni paciose che la malvelata flemma non riuscirà comunque a celare a lungo.
marfi ha scritto: chi con umiltà, chi con arroganza, chi con astuzia.... l'importante è non essere "sbranati", ma confermare la proria integrità..!
eh si Marfi......l'integrità.....tu sai che cosa racchiude questa parolina vero?sai che significato enorme e che stato irragiungibile ai più,questo concetto (perchè io lo disconosco come valore oggettivo e lo relego nella sfera dei concetti e delle astrazioni umane...eh lo so mi dispiace ma è così)presuppone,immagino che tu lo sappia benissimo,immagino anche che tu sia sincero e persegua l'integrità intesa come rettitudine morale o forse come pienezza della propria personalità,o ancora come non contaminazione di eventi e influenze esterne negative,o meglio come...no basta così....
se vuoi e se ti interessa continueremo a parlare di integrità,proverò a spiegarti perchè secondo me, occorra trovare un altro termine più consono e accessibile all'essere umano,quale non è e non può essere: "integrità",naturalmente parlando di me,mi definisco assolutamente "non integro",sarei contento e mi stimerei molto se riuscissi a perseguire una certa "onestà"ma personalmente ho molte difficoltà anche nel perseguire questa pienamente e senza contraddizioni.