Uno studio scientifico ha dimostrato che anche i teenager più responsabili si prendono dei rischi inaccettabili durante la guida per colpa dell’aggressività che li fa andare troppo veloci, della distrazione o delle cattive abitudini come scrivere sms o parlare al telefonino durante la guida. Solo una questione di cultura ed educazione? No, il problema è che il cervello degli adolescenti non è ancora abbastanza maturo per la guida, dichiarano illustri ricercatori alla rivista Brainlink.
Si stima che i teenager dai 16 ai 17 anni abbiano una probabilità tre volte superiore rispetto a quelli tra i 18 e i 19 anni di rimanere coinvolti in un incidente stradale, e che il picco di rischio corrisponda ai primi 30 giorni di patente o patentino, con una discesa del rischio di incidente lenta e costante da quel momento in poi.
“Sembra una banalità che man mano che aumenta l’esperienza diminuisca il rischio, ma la questione è più complessa di quanto non appaia”, spiega Laurence Steinberg della Temple University di Filadelfia. “Se infatti mettiamo a confronto neopatentati di 26 anni e di 16, i teenager hanno una tendenza all’incidente stradale drammaticamente superiore”.
A quanto pare, c’è una ragione fisiologica dietro all’incoscienza alla guida dei teenager. Spiega Jeffrey Weiss dell’University of Arizona College of Medicine: “La zona del cervello nota come corteccia pre-frontale, che è responsabile della pianificazione e della elaborazione delle decisioni, non è pienamente sviluppata nei teenager, e si sviluppa pienamente attorno ai 20 anni. In altre parole, il fatto che un teenager passi l’esame di guida per patente o patentino non vuol dire che il suo cervello sia pronto alla guida”.
I consigli per minimizzare il rischio comunque? Scegliere i cd da ascoltare in auto prima di partire, limitare il numero di passeggeri, accostare quando si vuole scrivere un sms o fare una telefonata.
Allora mi chiedo le nostre associazioni di categoria hanno chiesto il f.r. a 16 anni con lo scopo d'incrementare il lavoro, sicuramente, ma hanno tenuto conto di questo aspetto?
Si stima che i teenager dai 16 ai 17 anni abbiano una probabilità tre volte superiore rispetto a quelli tra i 18 e i 19 anni di rimanere coinvolti in un incidente stradale, e che il picco di rischio corrisponda ai primi 30 giorni di patente o patentino, con una discesa del rischio di incidente lenta e costante da quel momento in poi.
“Sembra una banalità che man mano che aumenta l’esperienza diminuisca il rischio, ma la questione è più complessa di quanto non appaia”, spiega Laurence Steinberg della Temple University di Filadelfia. “Se infatti mettiamo a confronto neopatentati di 26 anni e di 16, i teenager hanno una tendenza all’incidente stradale drammaticamente superiore”.
A quanto pare, c’è una ragione fisiologica dietro all’incoscienza alla guida dei teenager. Spiega Jeffrey Weiss dell’University of Arizona College of Medicine: “La zona del cervello nota come corteccia pre-frontale, che è responsabile della pianificazione e della elaborazione delle decisioni, non è pienamente sviluppata nei teenager, e si sviluppa pienamente attorno ai 20 anni. In altre parole, il fatto che un teenager passi l’esame di guida per patente o patentino non vuol dire che il suo cervello sia pronto alla guida”.
I consigli per minimizzare il rischio comunque? Scegliere i cd da ascoltare in auto prima di partire, limitare il numero di passeggeri, accostare quando si vuole scrivere un sms o fare una telefonata.
Allora mi chiedo le nostre associazioni di categoria hanno chiesto il f.r. a 16 anni con lo scopo d'incrementare il lavoro, sicuramente, ma hanno tenuto conto di questo aspetto?